Lo spettacolo e i contrasti dell’ alta Val Corsaglia

Note tecniche

 

Difficoltà: E/EE

 

Lunghezza: 5,8 Km

Dislivello: 380 m

 Tempo: 2h,30min circa

 

Periodo consigliato: Da Giugno a Ottobre

Attenzione: Percorso con tratti esposti, NON INTRAPRENDERE IN CASO DI NEBBIA

Sulla Cresta NON ABBANDONARE LA TRACCIA SEGNATA

Mappa

Descrizione

Da Pian dei Gorghi si sale sull’ aereo profilo dell’Artesinera, dal quale ci si affaccia su spaventosi salti rocciosi; pareti dall’aspetto dolomitico, strapiombanti sulla sottostante valle  del Rio Sbornina, 400 m. più in basso. In prossimità della cresta si trovano gli ingressi di due importanti abissi: L’abisso Bacardi e l’abisso Artesinera, idrogeologicamente collegati fra di loro, come hanno dimostrato gli esiti delle colorazioni, riscontrati per entrambe le cavità nelle risorgenze di Stalle Buorch, all’imbocco del già citato vallone dello Sbornina, ed a circa 10 Km. di distanza.

Scoperto nel 1982, l’abisso Bacardi si sviluppa per oltre 5000 m., ed ha una profondità massima di -430.  L’ingresso si apre in parete, e non è pertanto visibile all’ escursionista. Punto focale dell’intero sistema, nel sottosuolo del Pian dei Gorghi, è senza dubbio l’immenso salone del Venticinquennale: lungo un centinaio di metri, largo 40, e con un’ altezza che in alcuni punti i 100 metri sembrerebbe superarli.

Poco distante troviamo l’abisso dell’ Artesinera. La sua scoperta, nel 1955, aprì la strada ad una fittissima serie di esplorazioni. Il sistema si sviluppa per circa 1000 metri, con una  profondità massima di -355, rivelando un profilo estremamente verticale e un andamento tettonico, cioè condizionato dal posizionamento e dal gioco delle faglie.

Sempre rimanendo sulla cresta, ci si trova di fronte all’ imponente e vertiginosa mole della parete in ombra del monte Fantino. Una parete quasi interamente ricoperta da un lariceto che si spinge ad oltre 2000m. di quota, esaltando la verticalità dei contrafforti, e conferendo al paesaggio un aspetto alquanto severo e di grande bellezza.

Continuando per cresta, superata cima Vuran, si raggiunge in breve il Rifugio Balma. Il rientro, poco oltre La Balma, può avvenire attraverso la strada del Gavo, scendendo su una comoda sterrata fino all’ omonima sella, per poi risalire verso destra in direzione del Pian dei Gorghi.